A quale età è opportuno iniziare ad affrontare tematiche quali le
persecuzioni razziali e la Shoah? La narrativa per l’infanzia aiuta
insegnanti e genitori a trovare le parole giuste per raccontare e non
dimenticare. Fin dalla prima è possibile far riflettere i bambini sui valori dei diritti umani, sulla “non discriminazione” e sul rispetto e la valorizzazione delle diversità e delle differenze. Riguardo al tema della Shoah, siamo consapevoli di
quanto sia difficile descrivere le dimensioni della tragedia, l’enormità
delle perdite umane e l’abisso in cui l’uomo è riuscito a spingersi.
Ogni volta la preoccupazione è quella di riuscire a coinvolgere gli alunni senza traumatizzarli
e se ancora piccoli senza procurare loro incubi notturni.
Ogni anno al tema dell’Olocausto
– seppur in maniera graduale e interdisciplinare si può riservare almeno
un’intera settimana tra attività e letture.
I libri per l’infanzia dedicati alla Shoah sono tanti, tutti però rivolti a una fascia d’età superiore ai sei/sette anni. Fa eccezione “La storia di Vera” di Gabriele Clima (Edizioni San Paolo), “consigliato” per il finale positivo e ritenuto “adatto” ai piccoli di cinque anni pur raccontando la triste storia di una bambina portata in un campo “circondato da filo spinato” che sopporta oltre alla detenzione anche la morte della sorella maggiore. Racconto molto adatto in prima e seconda elementare!
I libri per l’infanzia dedicati alla Shoah sono tanti, tutti però rivolti a una fascia d’età superiore ai sei/sette anni. Fa eccezione “La storia di Vera” di Gabriele Clima (Edizioni San Paolo), “consigliato” per il finale positivo e ritenuto “adatto” ai piccoli di cinque anni pur raccontando la triste storia di una bambina portata in un campo “circondato da filo spinato” che sopporta oltre alla detenzione anche la morte della sorella maggiore. Racconto molto adatto in prima e seconda elementare!
Un'altra lettura interessante e delicata – sempre in seconda classe – è “Il mestolo di Adele”, di Sebastiano Ruiz Mignone, suscitata molto interesse perché parla di un oggetto caro e per
l’attività successiva, che è consistita nell’individuare un qualcosa di
personale da portare con sé durante un viaggio. Un oggetto, soprattutto,
che possa evocare ricordi o emozioni: ogni bambino ne ha nominato
almeno uno e quelli nati all’estero, che hanno vissuto la migrazione,
hanno potuto raccontare qualcosa di dimenticato e di non più trovato ma
che per loro era importante.
In quarta per introdurre la storia di Anne Frank, c’è “L’albero di Anne”, di Irène Cohen Janca.
A seguire si può leggere alcune pagine tratte dal diario di Anne da commentare insieme. La storia colpisce molto e solitamente l’argomento
viene approfondito anche ricercando materiale in rete.
In quinta un libro da proporre per primo è “Il volo di Sara”, di Lorenza Farina e Sonia Possentini. Parla di campi di concentramento ma anche di amicizia, e questo rende meno d’impatto il tema.
Anche la lettura, altrettanto profonda ma con un finale positivo, di “La storia di Erika”, di Vander Zee Ruth, lascia molti interrogativi e spesso la conversazione successiva alla lettura diventa “silenziosa”. In questo caso la protagonista è una bambina sopravvissuta grazie al grande gesto d’amore della sua mamma che durante la deportazione “getta un fagottino” dal treno in corsa.
Anche la lettura, altrettanto profonda ma con un finale positivo, di “La storia di Erika”, di Vander Zee Ruth, lascia molti interrogativi e spesso la conversazione successiva alla lettura diventa “silenziosa”. In questo caso la protagonista è una bambina sopravvissuta grazie al grande gesto d’amore della sua mamma che durante la deportazione “getta un fagottino” dal treno in corsa.
Sempre per i bambini degli ultimi anni
della primaria “E’ stato il silenzio”, di Paola Valente, un
racconto scritto in modo semplice dove nelle ultime pagine è presente un
approfondimento sulla guerra e la nascita del razzismo con contenuti interessanti e utili per una rilettura critica del
testo.
Ecco altri testi interessanti:
- LA BAMBINA DEL TRENO, di Lorenza Farina, Edizioni Paoline. Da 8 anni in su. A bordo di un treno di deportati, una bimba incrocia lo sguardo di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest’ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio. Due bambini, due madri, due punti di vista.
- IL SOGNO DI LILLI, di Vaifra Pesaro e Sara Magnoli, Paolo Acco Editore. A partire dai 5 anni. Parte da una storia vera, quella di Vaifra, che ha vissuto la sua infanzia nel periodo delle leggi razziali aspettando il suo papà che “lavora lontano”, ma che in realtà è stato deportato ad Auschwitz.
- UN CUORE DA LEONE, di Lia Levi, edizioni Battello a Vapore. Da 7 anni. Racconta la storia di un bimbo che dimostra ancora più coraggio dell’animale di cui porta il nome, quando fuggirà dai tedeschi e rifiuterà di darsi per vinto, lanciando un messaggio di speranza per un mondo migliore e dimostrando che la paura, insieme, si può affrontare e superare.
- ROSA BIANCA, di Christophe Gallaz, edizioni La Margherita. A partire da 8 anni. 20 tavole con brevi didascalie che raccontano la storia di Rosa Bianca, una bimba tedesca che, un giorno, scopre per caso in aperta campagna un campo di concentramento. La bimba decide di aiutare i bambini affamati che ha visto attraverso il recinto di filo spinato portando loro del cibo. Purtroppo pagherà a caro prezzo la sua generosità.
- CHE COS’E’ L’ANTISEMITISMO, di Lia Levi, edizione Battello a Vapore. A partire da 9 anni. 20 capitoli per rispondere con chiarezza e semplicità ad altrettante domante sugli ebrei, l’ebraismo e l’antisemitismo fatte dai ragazzi.
- I RAGAZZI DELLA SHOAH, di Luciana Tedesco, edizioni Paoline. A partire da 11 anni. Un modo interessante, con approfondimenti storici, racconti, lettere e testimonianze per introdurre i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni al tema della Shoah.
Grazie di cuore.
RispondiEliminaCon piacere, grazie a Lei che segue e apprezza le attività messe a disposizione!
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